VERO LO YOGA FA BENE..PAROLA DI PSICOLOGO

a cura DI Enzo Umberto Del Greco

Guarire con lo yoga si può!

Corpo e mente recuperano equilibri che la sofferenza psicofisica ha mutato in malattia.

Una interessante ricerca che conferma questa affermazione è nell’articolo “The impact of yoga on the professional and personal life of the psychotherapist “.

E’ nella rivista Contemporary Family Therapy Volume 27 autori: Vincent Valente e Antonio Marotta.

Gli autori della ricerca confermano che lo yoga aiuta il lavoro dello psicoterapeuta nella vita sia personale che professionale.

Un gruppo di loro colleghi che praticavano yoga da anni è stato intervistato e sono stati identificati quei benefici che hanno avuto evidenti riflessi positivi.

Sono stati confermati risultati comuni, positivi, nei componenti del gruppo nei quattro temi fondamentali:

– consapevolezza di sé

– equilibrio

– accettazione di sé e degli altri

– influsso dello yoga sul loro stile di vita.

Vivere, per lo psicoterapeuta, è complicato se non sa districarsi con il peso delle responsabilità. E’complicato raggiungere armonia di vita personale e prevenire il burnout;

Tutti dichiarano che la loro pratica yoga li aiuta a calmare il sistema nervoso centrale, a ridurre l’ansia e lo stress. Li aiuta a rilassarsi predisponendoli a sentimenti di maggiore accettazione e al sentirsi più “centrati e radicati”.

I terapeuti rilevano anche come i clienti diventino consapevoli e positivamente influenzati nella terapia. Anche l’equilibrio tra i gli stati emotivi è stato considerato un effetto positivo dello yoga. Ognuno ha riferito di aver avuto sostegno nel superamento di periodi emotivamente difficili della loro vita, nella gestione di episodi depressivi, nei problemi della famiglia, o le inevitabili fluttuazioni emotive della vita, hanno indicato nella stabilità emotiva, che lo yoga favorisce, il fattore critico di successo personale e professionale.

Gli psicoterapeuti possono scivolare in uno schema di assunzione dei fardelli dei loro clienti. “Questo atteggiamento se non riconosciuto può essere pericoloso in quanto spesso porta a esaurimento emotivo. I segni comuni di burnout includono irritabilità e spersonalizzazione nei confronti dei propri clienti; praticare lo yoga quindi li aiutava a coltivare la compassione e l’impegno empatico con i loro clienti, promuovendo al tempo stesso il senso di distacco dai carichi del loro cliente.

Praticare yoga ha contribuito ad aumentare la longevità della loro carriera, aiutandoli a riconoscere i segni del burnout e porre rimedio nell’immediato. L’equilibrio, è un concetto che non è mai completamente realizzato perché, è un processo continuo di regolazione nell’inevitabile fluttuazione della propria vita. La pratica dello yoga è stata una componente chiave nella regolazione della stimolazione e delle richieste relative alle loro vite personali e professionali.”

A questo punto è d’obbligo pensare che se questi professionisti hanno notato benefici in questi campi esaminandone da esperti i risultati e hanno rilasciato valutazioni così positive allora è senz’altro una garanzia anche per noi che vogliamo…le stesse cose!

Chi non vuole avere più consapevolezza del sè, avere capacità migliori nella ricerca degli equilibri che sono continuamente messi a dura prova nella nostra vita, chi di noi non vorrebbe più attenzione dagli altri e poter accettare glia altri con maggior comprensione?

Lo yoga, per esplicita dichiarazione di ognuno dei partecipanti alla ricerca, ha migliorato la capacità di portare a consapevolezza non solo le reazioni dei loro corpi,di come i corpi stavano sentendo e comunicando, ma anche i loro pensieri, emozioni. Mentre si pratica yoga, si è incoraggiati a concentrarsi su ciò che sta accadendo all’interno del corpo.

Ben diverso dall’esercizio in palestra orientato più ad un fatto estetico, più esterno misurato in bicipiti e tartarughe addominali. Questi psicoterapeuti hanno indicato che prestare continuamente attenzione alle sensazioni e al funzionamento interni del corpo è stato un esercizio prezioso, perché li ha aiutati a diventare più consapevoli degli effetti di quei processi interni sui loro pensieri e comportamenti e poter di conseguenza indicare percorsi di consapevolezza ai loro pazienti.

La disciplina mentale sperimentata e acquisita con lo yoga li ha aiutati a sviluppare strategie efficaci per affrontare i momenti difficili della loro vita:

“… ti offre una prospettiva molto diversa sul resto della tua vita. Affrontare una difficile postura yoga, respirare in sintonia con essa, osservare come mantenere la mente calma e stare concentrati, sentire la mente che ti accompagna nella consapevolezza di ciò che accade dentro di te, e quindi stai bene. Acquisti la consapevolezza che quando sei in una situazione, che sia con un amico o un partner o un lavoro o qualsiasi altra cosa, … che è davvero difficile, che ti sembra profondamente dolorosa o frastornante, sai che c’è una parte di te che sente o sa che anche questo può essere riequilibrato. Non è la fine del mondo. Non morirai o cadrai a pezzi.”

Lo yoga li ha aiutati ad essere più consapevoli delle loro emozioni e ad ottenere un maggiore controllo della loro reattività emotiva. E proprio questa capacità di monitorare la reattività emotiva mentre lavoravano con i loro clienti era considerata una caratteristica necessaria di una terapia efficace.

Certamente con tali esperienze i terapeuti non possono che consigliare la sperimentazione dello yoga ad ognuno. Ovviamente lo yoga dovrà piacere a colui che lo inizia a praticare, solo così i suoi effetti saranno preziosi e risolutivi per molte problematiche. Integrare lo yoga con la psicoterapia è  quindi utilissimo a maggior ragione se anche lo psicoterapeuta, fa yoga.

 

“Vincent Valente esperto di terapia matrimoniale e familiare presso la Psichiatria ambulatoriale per bambini (2005). Antonio Marotta, PhD, nel 2005 membro della facoltà del Dipartimento di Counseling e Psicologia scolastica dell’Università Statale di San Diego”