Selenio e tiroide!
Il selenio è un oligoelemento essenziale per il benessere del nostro organismo perché coinvolto in molti processi vitali. Il selenio è presente in forma organica (come seleniometionina e seleniocisteina) e inorganica (come selenite).
Invece in natura, il selenio è presente nelle rocce e nel terreno, su cui poi crescono i vegetali e pascolano gli animali di cui ci nutriamo.
Per quanto riguarda il copro umano ,il selenio è fondamentale per la sintesi di alcune proteine (chiamate selenioproteine), di cui se ne sono identificate 25.
Il selenio entra nell’organismo umano tramite l’alimentazione, viene assimilato a livello dell’intestino tenue ed eliminato attraverso urine (50-60%), il processo respiratorio e le feci.
Selenio e tiroide
Il selenio è quindi importante per mantenerci in salute, poiché svolge importanti funzioni biologiche:
- ha un potente effetto antiossidante, svolgendo un ruolo protettivo nei confronti delle cellule contro l’aggressione dei radicali liberi, contrastando così gli effetti dello stress ossidativo.
- in sinergia con la vitamina E previene l’invecchiamento cellulare.
- preserva i tessuti dalla degenerazione e mantiene la pelle elastica e giovane.
- stimola il sistema immunitario
- ha una funzione antiinfiammatoria
- insieme alla vitamina C, protegge l’organismo dalle infezioni, soprattutto i malanni stagionali e i virus influenzali.
- protegge dal rischio di disfunzioni cardiocircolatorie e altre malattie legate all’invecchiamento, come artrite, arteriosclerosi etc.
- è utile per la prevenzione di alcune forme di tumori, in particolare quello alla prostata (questo perché le selenioproteine sono direttamente coinvolte nella produzione di testosterone).
- è fondamentale per il corretto funzionamento della tiroide.
Proprio selenio e tiroide sono strettamente collegati e infatti svolge una funzione protettiva nei confronti di questa ghiandola, oltre a essere direttamente coinvolto nella trasformazione dell’ormone T4 in T3. Il selenio è importante anche per il buon funzionamento del sistema nervoso centrale. Inoltre contrasta l’azione deleteria di alcuni metalli pesanti (come mercurio e cadmio) che potrebbero intossicare l’organismo. Il selenio può anche essere utile nella disintossicazione nei confronti di fumo, alcool e sostanze stupefacenti.
Eccesso di selenio o carenza di selenio, che cosa provoca?
Cominciamo con il dire che il fabbisogno giornaliero di selenio è di 50-55 microgrammi per gli adulti, aumenta nel caso di donne in gravidanza e durante l’allattamento è di 65-75 microgrammi. Per i bambini il fabbisogno è minore in base all’età (10 mcg fino a sei mesi, 20 mcg fino al primo anno, 20 mcg 1-6 anni, 30 mcg 7-10 anni, 40 mcg 11-14 anni).
In condizioni di normalità ossia di buona salute e seguendo una dieta varia ed equilibrata non dovrebbe sussistere alcun rischio di mancanza di selenio, ad ogni modo una carenza di questo minerale, invece, si può avere se si soffre di disfunzioni metaboliche, come l’ipotiroidismo; oppure in soggetti che hanno subito danni importanti dell’intestino con compromissione della sua funzione, o negli anziani che superano i 90 anni e nelle popolazioni che vivono in aree geografiche in cui il terreno è povero di selenio (soggette a patologie gravi, come il morbo di Keshan-Beck o la malattia di Keshan).
Una mancanza di selenio può anche essere dovuto a forte stress psico-fisico che determinano anche una carenza di vitamina E.
Che cosa succede se manca il selenio nel nostro organismo?
La mancanza di selenio,rende il nostro organismo più vulnerabile a varie problematiche collegate alla carenza di altri oligoelementi o vitamine come:
- una carenza di iodio a livello della tiroide
- una debolezza muscolare,
- abbassamento delle difese immunitarie,
- aumento dei processi infiammatori,
- disturbi alla tiroide,
- invecchiamento precoce,
- problemi alla pelle,
- perdita di memoria,
- arteriosclerosi e patologie cardiovascolari.
In caso di mancanza di selenio, è necessario assumere integratori specifici, presi naturalmente sotto controllo medico. D’altra parte, se si esagera con gli integratori oppure anche se si esagera con alimenti addizionati di selenio, si determina un esubero di questo minerale che genera una condizione patologica definita selenosi.
Il selenio quindi può provocare danni anche se è in eccessiva quantità, superando la soglia massina di 300 microgrammi al giorno infatti si possono determinare sintomi vari che vanno da disturbi gastrointestinali, come dolori addominali, nausea, vomito e diarrea, alitosi, ma anche lesioni cutanee, perdita di capelli, unghie fragili che presentano macchie bianche. Fino a conseguenze più gravi a livello neurologico, come sonnolenza, irritabilità, confusione mentale, convulsioni e anche danni al sistema nervoso.
Alimenti che contengono selenio
Quali sono quindi gli alimenti che contengono selenio?
Il selenio si trova principalmente nei cibi di provenienza animale. Sono ricchi di selenio infatti la carne, soprattutto frattaglie (fegato e rene), filetto di manzo, agnello e pollame. Pesci di grossa taglia (come tonno e salmone), ma anche sardine, sogliole, aringa, nasello e merluzzo.
Inoltre particolarmente ricchi di selenio sono anche i molluschi (soprattutto ostriche, cozze e vongole) e i crostacei (gamberetti). Si trova anche nelle uova (nel tuorlo), come pure nel latte e nei suoi derivati, in particolare nei formaggi (soprattutto parmigiano, ricotta e provolone), mentre nello yogurt si trova in quantità minori.
Negli alimenti di origine vegetale, la concentrazione di selenio è minore che in quelli animali e dipende soprattutto dalla quantità presente nel terreno in cui sono stati coltivati.
Tra gli alimenti che contengono selenio troviamo le noci del Brasile e gli anacardi che sono tra i cibi vegetali più ricchi di selenio (rispettivamente 19 e 12 mcg / 100 grammi). Ci sono inoltre anche i semi di senape , cereali integrali, soprattutto riso (quello integrale ne contiene 15 volte di più di quello raffinato), orzo, frumento, kamut e mais, meglio sceglierli biologici. Anche crusca, germe di grano e lievito di birra hanno buone quantità di selenio. Il selenio si trova anche nei legumi, in particolare fagioli, lenticchie e ceci (quelli secchi ne contengono di più che quelli in scatola).
Tra gli alimenti che contengono selenio troviamo anche: funghi, cipolle, aglio, broccoli, cavoli, cetrioli, rapanelli, sedano, pomodori (meglio maturi) e patate. In quantità minori, il selenio si trova in carote, finocchi e zucchine.
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