NOTIZIE UTILI SUL TIBET
State pensando di visitare il Tibet?
Il tibet vale davvero la pena è un posto meraviglioso ma non tutti sono a conoscenza di come arrivarci davvero e di cosa aspettarsi.
Innanzitutto per andare in Tibet occorre un permesso, e potrete ottenere questo permesso dal governo cinese solo se dimostrate che non siete alla ricerca di articoli, scoop, o informazioni che possano nuocere alla Cina, e soprattutto se avete un contatto diretto con un agenzia o una guida, poiché in Tibet non potete muovervi da soli, ma avete necessità (sempre per legge) di una guida ufficiale al seguito. Il compito della guida sarà quello di accogliervi, indirizzarvi e soprattutto seguirvi per tutto il tempo. Arrivati all aeroporto di Lhasa, la capitale, sarete ricontrollati e li appunto dovrete di nuovo dimostrare che il permesso ve lo siete guadagnati in quanto non siete alla ricerca di guai.
Fatto questo scocciante e dispendioso step(può costare anche 400 euro ottenere un permesso), potrete godervi il tibet, in tutto il suo splendore, un cielo azzurro che mai avrete visto e dei paesaggi da togliere assolutamente il fiato.
Il tibet però offre solo due cose: la religione con tutti i suoi templi e la natura, nella sua maestosità.
Due ragioni che valgono sicuramente lo stress per il permesso.
Appena atterrati vi sarà suggerito di non farvi la doccia per i primi due giorni, è una precauzione per superare l altitudine e il mal di testa che potrebbero arrivare, e anche perché l acqua non è caldissima e in Tibet c’è sempre un’arietta pungente soprattutto di sera.
Il tibet non è uno stato indipendente ma è governato dalla Cina, e anche se c’è in corso una guerriglia, sono più di 50 anni che la Cina mantiene il potere sul tibet, tanto da esiliare l ultimo Dalai lama che ha spinto invece per l’indipendenza e tanto da avere l esercito sempre in prima linea a Lhasa.
Il Dalai lama è la carica più alta per il Tibet e i tibetani, che lo considerano capo religioso ma anche politico, ovviamente in pieno disaccordo con la Cina. Tutto ma proprio tutto ruota intorno a questo conflitto, per cui anche il suddetto permesso sarà più facile in tempi di pace, impossibile in tempo di rivolte.
L’unico aeroporto è Lhasa, la capitale appunto che è una città allegra e colorata ricca di vita, ma come detto prima tutto gira intorno alla religione. Da visitare ci sono templi e monasteri che però sono molto vivi e pieni di gente che ci passa anche tutta la giornata. Nei monasteri sarete accolti da tanti colori ma anche da tanti odori, i tibetani infatti portano in omaggio burro sciolto che lasciano davanti alle statue, ai fiori o direttamente ai monaci, il burro sciolto riempie quindi l’aria di un odore piuttosto intenso. All’interno dei monasteri è vietato fotografare, soprattutto nelle stanze dove pregano i monaci.
Anche se la maggiorparte delle persone è vegetariana , troverete carne un po’ ovunque, anche quella di yak che è un po’ come quella del nostro bufalo; inoltre si beve il famoso latte di yak, e lo si beve caldo quasi a diventare un burro o una panna. Come piatti locali poi troverete piatti molti simili a quelli cinesi come spaghetti di soia o di riso e verdurine miste di ogni tipo.
A Lhasa troverete anche un fastfood ma per lo più ci sono caffè e locali tipici che offrono specialità tibetane. Quello che però vi sorprenderà come per noi è proprio la loro devozione religiosa, tutto gira intorno alla religione, ogni momento libero per i tibetani rappresenta un buon momento per pregare e ogni cosa di cui parlano è sempre legata alla religione ma mai potrete parlare del Dalai lama, quindi fate molta attenzione, c’è persino l’arresto da parte del governo cinese per chi fa propaganda a favore del Tibet o parla del Dalai Lama.
Ci sono tanti mendicanti per strada, ma non preoccupatevi, in Tibet tutti si occupano dei poveri che in cambio pregano per chi gli da una moneta,oppure fanno le abluzioni, una sorta di preghiera estrema in cui si sdraiano a terra e poi si rialzano per tantissime volte(come potete vedere dalla foto). Ogni tibetano si prende carico degli altri e lo ritiene un suo dovere , per cui anche chi è già povero devolve qualche moneta ai mendicanti per strada; il loro stile di vita povero e umile è tutto concentrato sul dare e quindi volentieri dividono anche quel poco e questa è senz’altro una cosa meravigliosa.
Il tibet è un esperienza estrema, meravigliosa ma sicuramente non comune, il nostro consiglio è quello di approcciarvi al Tibet senza pregiudizi e con la voglia di scoprire un popolo pacifico ma molto battagliero e se avete qualche domanda scriveteci pure.
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