POSIZIONI YOGA PER CALMARE ANSIA E STRESS
Recentemente numerose ricerche scientifiche continuano a indicare lo stress come fonte principale di malattie sia fisiche che psichiche, addirittura si parla di stress e ansia come di malattie del secolo e in effetti negli ultimi dieci anni sono esponenzialmente aumentati attacchi di panico, di ansia e anche depressione. Molti psicologi consigliano lo yoga e la meditazione ma diciamo che sono millenni che gli antichi Rishi ma anche filosofi occidentali guardano allo studio di se stessi come unica soluzione per vivere meglio e a lungo e proprio quando si è stanchi a livello psicofisico ci vengono in aiuto specifiche asana antistress, nonché esercizi di respirazione e tecniche meditative.
In linea generale, possiamo dire che la pratica dello yoga contribuisce a calmare i pensieri e a sciogliere le tensioni. Alcune posizioni favoriscono una maggiore distensione del corpo e consentono di calmare i pensieri che si accumulano durante le nostre giornate.
Vediamo di seguito alcune posizioni yoga per calmare ansia e stress.
RESPIRAZIONE A NARICI ALTERNATE
Un efficace esercizio di respirazione antistress è la respirazione a narici alternate che è utile anche per tenere pulito il naso e prevenire i raffreddori. Per eseguirla è consigliabile mettersi seduti. Inizialmente, si respira in modo calmo e naturale, poi, con gli occhi chiusi, si diventa sempre più consapevoli del flusso dell’inspiro e dell’espiro. Si solleva quindi la mano destra e si ripiegano l’indice e il medio verso il palmo. Si porta il pollice destro sulla narice destra per chiuderla leggermente. Si inspira dalla narice sinistra, poi si chiude la narice sinistra con l’anulare destro e si apre la narice destra. Si espira dalla narice destra. Si inspirate dalla narice destra, poi la si chiude con il pollice destro e si espira dalla narice sinistra. Dopo aver completato un ciclo si continua per altri tre cicli, per poi intensificare con la pratica il tempo di pratica.
Se vuoi capire meglio clicca QUI, per il video in cui il nostro maestro Luigi ti fa vedere come fare.
BALASANA POSIZIONE DEL BAMBINO
Balasana è forse una delle posizioni più comode e più amate.
Si inizia partendo dalla posizione a carponi. Schiena e collo sono paralleli al suolo e anche lo sguardo è rivolto verso terra. I palmi delle mani sono ben appoggiati sul tappetino. Espirando si spinge il bacino indietro e verso il basso, mentre la fronte poggia delicatamente a terra. L’addome è appoggiato sulle cosce. I piedi sono uniti; le braccia sono distese ai lati del busto e i palmi delle mani sono rivolte verso l’alto. Spalle e schiena sono rilassate. Si rimane in questa posizione per alcuni cicli respiratori, portando l’attenzione all’area addominale.
POSIZIONE DELLA GHIRLANDA: MALASANA
Si inizia partendo dalla montagna. I piedi sono leggermente aperti. Espirando si flettono le ginocchia sino a raggiungere una postura accovacciata (avete presente come si siedono gli indiani??). Si allargano le ginocchia, lasciando i piedi uniti, mentre le piante dei piedi sono appoggiate al pavimento. Quando si aprono le ginocchia si portano i gomiti all’interno delle cosce. Le mani sono in Anjali Mudra e attraverso i gomiti si cerca di aprire sempre di più la posizione.
SAVASANA: POSIZIONE DEL CADAVERE
Si esegue in posizione supina, sdraiandosi a terra, tenendo le braccia lungo i fianchi e le mani aperte con i palmi rivolti verso l’alto. Le gambe sono leggermente allargate, i piedi si aprono verso l’esterno. Il respiro è naturale e spontaneo. Gli occhi sono chiusi, ma non serrati. Nel caso in cui si avvertano fastidi alla schiena, si possono portare i piedi vicino al bacino, le ginocchia sono alzate. In alternativa, si può mettere una coperta ripiegata o un bolster sotto le ginocchia. Solitamente è una posizione che si fa alla fine, prima del rilassamento e ci si deve restare almeno un paio di minuti.
Ovviamente non c’è nulla di più utile di una buona sessione di meditazione finale, che ci aiuti a rilassarci, a staccare e soprattutto attraverso anche la respirazione profonda a calmare i nostri nervi, e siccome esistono vari tipi di tecniche e vari tipi di rilassamento, iniziamo all’inizio con qualcosa di semplice per poi piano piano approfondire.
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