SANTOSHA NELLO YOGA

SANTOSHA IL SECONDO NIYAMA: l’ACCONTENTARSI….

“Santosha” in sanscrito significa accontentarsi, contentezza, o meglio essere soddisfatti e ovviamente si riferisce all’essere contenti di ciò che abbiamo e di ciò che siamo in questo momento, apprezzare quindi quello che abbiamo, quello che siamo e quello che possiamo dare.

Quando si parla di yoga, si parla di tempo presente, in ogni pratica c’è il costante invito ad essere QUI ED ORA, a godere del tempo presente e a essere grato di questo tempo e di essere quindi contenti  (santosha) del momento presente, quello che in realtà conta davvero.

Questo principio logico ha però significati profondi e sottili, molto spesso si confonde con l’essere contenti con l’essere felici ma santosha non è solo questo.

Parlando del nostro mondo , dell’occidente il concetto dell’essere contenti non è di facile comprensione e lo yoga ci suggerisce relazionarci con persone che semplicemente sono contente di ciò che hanno e di ciò che sono in modo da essere di supporto alla qualità della nostra vita.Circondarsi quindi di persone grate fa benissimo alla nostra vita.

Santosha però va applicato prima e soprattutto alla nostra pratica yoga

Secondo questo principio bisogna accontentarsi di tutto quello che abbiamo e per arrivare a questo la pratica quotidiana è importantissima.Quante volte ci si trova di fronte a praticanti bravissimi ma che chiedono sempre di più, che non sono contenti dei loro risultati ma chiedono al loro corpo e alloro stessi sempre di più….

Questo atteggiamento non ha nulla a che fare con lo YOGA, o almeno con quello che si intendeva quando è nata questa meravigliosa disciplina.

Ovviamente è fondamentale dare il proprio massimo quando si pratica ma è ancora più importante accontentarsi ed essere soddisfatti dei passi in avanti effettuati (santosha), anche se spesso molto piccoli.

“Non c’è nessun risultato da raggiungere e nessuna posizione da praticare perfettamente”.

Quando parliamo di asana, abbiamo un numero illimitato di posizioni e variazioni per cui troveremo sempre qualcosa di sempre più difficile, ma essere yogici o quanto meno voler fare dello yoga il proprio stile di vita vuole dire  accontentarsi di quello che si è….ovviamente lavoriamo sodo per migliorarci ma la perfezione, le acrobazie, o altro non devono essere il nostro scopo.

Di solito siamo spinti a non accontentarci dal nostro ego (asmita) che vorrebbe sempre di più e non è mai soddisfatto, ma quello che dobbiamo provare a fare è sviluppare la consapevolezza per vedere chiaramente questi meccanismi mentali, per non far si che l’ego prenda il sopravvento e per sviluppare la capacità di accontentarsi anche sul tappetino.

Una volta sviluppato santosha nella nostra  pratica possiamo iniziare ad applicare questo principio anche nella nostra vita

Se vuoi approfondire leggi anche CHE COSA SONO I NIYAMA

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UN VIAGGIO NELLO YOGA